Quando un uomo diventa un brand. Storia ed estetica del designer più visionario di sempre, che Strike ha scelto come suo marchio di punta
«I vestiti che creo sono la mia autobiografia. Rappresentano la calma elegante a cui aspiro e i danni che ho fatto lungo la strada. Sono espressione di tenerezza e animo furente. Sono un'idealizzazione adolescente e la sua inevitabile sconfitta».
Tutto e il contrario di tutto. L’idea estetica di Rick Owens ha del visionario che trova nella conciliazione degli opposti il suo senso più intimo, la sua ragione di esistere.
Nel centro esatto di questo prolifico incontro c’è la moda, intesa nella sua essenza più pura come significante e significato, arte sublime che è sia strumento di interpretazione che di protesta sociale, capace di dare un senso alla realtà mentre si batte per cambiarla.
Strike e Rick Owens: un matrimonio solido e duraturo
Rick Owens-drkshdw è ad oggi uno dei brand di punta di Strike.
Una storia d’amore che inizia nel 2015 con la collezione DRKSHDW e che perdura negli anni, grazie alla condivisione di fondo di un ideale estetico (ed etico) che Strike sposa a tutto tondo, e che in questi anni non ha mai deluso.
E che anzi, non smette di dare conferme.
L’ultima arriva da Venezia, sede della presentazione della menswear SS 2022, un inno allo stile materico, sovversivo, parossistico, che da sempre contraddistingue la filosofia di un brand inevitabilmente proiettato al futuro.
Scopriamo insieme i capisaldi e le novità della nuova collezione firmata da colui che è considerato il designer più iconico dell’era contemporanea.
Rick Owens DRKSHDW SS 2022 tra grandi ritorni e novità irriverenti
Da sempre incline all’evoluzione e al cambiamento, se c’è una costante che possiamo identificare e che ricorre, nonostante tutto, in ogni collezione firmata da Rick Owens, quella è la ricerca.
Ricerca spasmodica, attenta, mai superficiale.
Ricerca che coinvolge tutto, dai materiali alle texture, dai volumi ai modelli. Nulla è lasciato al caso, ogni elemento è accuratamente studiato per armonizzarsi all’interno del tutto, lanciare un messaggio.
Il ritorno del denim
La collezione SS 2022 sembra fatta apposta per conciliare paradossi.
Il primo riguarda il grande ritorno del denim, non il denim puro delle armature metropolitane che proteggono dal mondo esterno, ma un denim morbido, versatile e cangiante, che si piega alle esigenze del momento.
Nascono così jeans baggy dalle vestibilità super oversized, che strizzano l’occhio ad un passato Nineteens dai richiami underground mentre affermano l’era del genderless nei capi e nei modelli, ma anche gli irriverenti Bolan Banana, jeans con zip che li rendono completamente apribili sul retro, e il più classico modello Tyrone Cut, dedicato a Tyrone Dylan Susman, giovane designer di gioielli, modello, collaboratore - e si ipotizza compagno - di Rick Owens, responsabile di aver portato nuova linfa al marchio grazie alla sua visione più fresca e contemporanea, già conosciuto per essere apparso nel lookbook realizzato al tempio votivo di Venezia per la presentazione di GETHSEMANE, irriverente collezione FW 2021.
Sneakers come “signature element” del brand
Un capitolo a parte meritano le sneakers, il “signature element”, il capo iconico che meglio rappresenta lo stile di Rick Owens.
La mente va alle collabs celebri, da Adidas a Veja fino ad arrivare alla più recente con Converse, che ha dato alla luce il modello DRKSTAR, ma non solo.
Evergreen, sempre attuali ed amatissime dalle celebs più popolari: rapper, attori, giocatori NBA, non c’è una star che non abbia sfoggiato con orgoglio un paio di sneakers firmate da Rick Owens, da Kanye West ad A$AP Rocky a Travis Scott, da Justin Bieber a Orlando Bloom a Jaden Smith, da Russell Westbrook a Lebron James, e tanti altri ancora.
La nuova collezione le propone in denim lacerato, novità assoluta della stagione insieme al trend “jumbo laces” e alla già conosciuta ma sempre in voga suola “abstract”, entrambe disponibili da Strike.
Tanta ricerca, tra nuovi trend e conferme di capi iconici
La ricerca, come dicevamo, è alla base della filosofia estetica del brand.
Ma la spinta all’innovazione non impedisce, ed anzi si armonizza perfettamente con un certo conservatorismo che riguarda i modelli più rappresentativi del brand, nel perenne gioco di conciliazione degli opposti che anima ogni collezione.
Tra le conferme spiccano quindi la Jumbo Tee e i Berlin Pants, modelli intramontabili che si prestano perfettamente ad essere reinterpretati in chiave genderless.
La novità riguarda i colori: ai classici black and white si affiancano tinte provocatorie e di rotture come l’arancione e il lilla, ancora una volta fedeli all’intento di creare grandi contrasti.
L’innovazione si concentra anche su materiali e volumi, che donano ad ogni capo, anche ai modelli più classici ed essenziali, un’identità forte e una lunga vita.
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